lettera saponara a davide astori
Non ci fu il tempo, perché qualcuno bussò alla porta della nostra camera. Cercavano di capire perché la vita era stata così infame. Jetzt hat sich sein Ex-Kollege Riccardo Saponara in einem emotionalen Brief an ihn gewendet. Come ripeteva sempre, lui si sentiva un designer che nel tempo libero diventava calciatore. Era il collante. Saponara, toccante lettera ad Astori: "Mi manca la tua spalla. Don't follow football, let it follow you. La mattina scesi per fare colazione. Imprint. Lì ho capito quello che era successo, al dolore si è aggiunta la consapevolezza che non saremmo stati mai più insieme a guardare quel film o a mangiare in quel ristorante in cui dovevamo andare. Fu uno dei primi momenti vissuti accanto fuori dal contesto calcistico. “Va bene Ricky, vediamo se davvero si è meritato l’Oscar”. Per la pubblicità su questo sito, contattaci, Società editrice © 2021 Il Gazzettino | C.F. Ma una risposta non c’era e non c’è nemmeno ora. Così Riccardo Saponara ha deciso di ricordare Davide Astori, suo ex compagno di squadra alla Fiorentina e di cui oggi ricorre il terzo anniversario della morte. Un mese fa ho incontrato Veretout, l’ho affrontato due volte in pochi giorni. Astori, ricordo al 13’ delle partitedi Serie A della prossima... Processo Astori, Francesca Fioretti in aula: «Ho fiducia nella... Francesca Fioretti, la compagna di Astori parla per la prima volta dalla morte: «Aumentano il mio dolore», Davide Astori, la perizia: «La morte non poteva essere evitata», Oggi Davide Astori avrebbe compiuto 34 anni. A volte rileggo quel messaggio che mi inviasti durante il tragitto verso lo stadio: “Stai andando bene, stai crescendo. Nel nome di Davide. Mi hai sempre dimostrato cosa significasse per te essere un amico, nei piccoli gesti quotidiani. Tu, invece, testardo, mi ripetevi che sarei stato titolare. Ma sapevo che sarei crollato, in quella giornata o in un’altra. Nel nome di Davide. Agudelo, un mio compagno che viene dal Sud America come tanti dei nostri amici alla Fiorentina, ha discusso con il mister durante l’allenamento. SAPONARA SCRIVE AD ASTORI: “SARESTI FIERO DI ME” E’ davvero grande commozione nel leggere la lettera scritta da Riccardo Saponara e indirizzata a Davide Astori a … I portelloni sul retro erano aperti, le luci lampeggiavano di un blu più freddo del solito. Se le sarà dimenticate lì ieri sera, pensai. Torna in campo e basta”. E fu sincero: “Io una cosa così non l’ho mai vissuta, non so come la vivrete voi. Mi abbracciò forte, un gesto che avvertii come disperato. A volte rileggo quel messaggio che mi inviasti durante il tragitto verso lo stadio: “Stai andando bene, stai crescendo. Lo sapevate che non mi piaceva giocarci, vi odiavo quando vi piazzavate davanti a quello schermo a urlare come pazzi incollati a Fifa. Il mister si è incazzato, ti ha escluso, e dovresti essere orgoglioso di lui. Il vuoto, una scarica elettrica che ti paralizza. Asto, sì, te lo posso dire: merita davvero l’Oscar. See More ′′ His human skills were innate. E così sarà per sempre. Te lo avevo detto quel giorno: “Guarda che oggi non gioco”. Due turni a D'Aversa, Manchester United, Rashford a rischio forfait con il Milan: problemi alla caviglia, Robinho, la Corte di Milano: fu brutale stupro. Giocare quella partita era l’ultimo desiderio di ognuno di noi. Mi ero scaricato a livello nervoso. Il Team Manager mi inserì nel gruppo WhatsApp ed ero soltanto un numero nella rubrica di molti, come accade quando si cambia squadra. Un racconto di quell'amicizia e di quel rapporto unico, affidato a "Cronache di spogliatoio", che si chiude con una lezione di Davide che Saponara ha applicato nella sua nuova avventura allo Spezia. Mi diressi verso la stanza di Davide. Era vuoto. Perché per noi la sua scomparsa è rimasta un tabù, ma ciò che ci ha lasciato è una prova tangibile. La stava consumando tre tiri alla volta, in modo nervoso. Le tue posate, il tuo piatto e il tuo tovagliolo erano intatti. C’era Stefano Pioli in lacrime: “Davide non c’è più”. Cosa avresti voluto? Ecco il testo integrale. Si perde, la settimana sarà una merda. Ci ritrovammo due giorni dopo al centro sportivo, dopo il lunedì trascorso a casa per cercare risposte. Non ci feci caso. La stava consumando tre tiri alla volta, in modo nervoso. Tributes have poured in following the death of Davide Astori, and his Fiorentina team-mate Riccardo Saponara has written a moving message. E lui no, non voleva. Ma fu anche l’inizio di una cavalcata incredibile all’inseguimento della qualificazione all’Europa League dopo una stagione anonima. Non riuscivo a percepire la sua voce fino in fondo. Fedriga: «Non molliamo nell'ultimo miglio». Ti devo ringraziare, oggi gioco titolare”. Il vuoto, una scarica elettrica che ti paralizza. Una sensazione di impotenza, di privazione. Nell’abbraccio che ci diamo per salutarci, però, implicitamente ci mettiamo tutto. Lo facevi per me, lo so, ma alla fine il mister mi mandò in tribuna, addirittura. Vidi le tue scarpe appoggiate fuori dalla camera di Marco. Strano, eri sempre il primo. Cercavano di capire perché la vita era stata così infame. Continua così”. Un racconto di quell'amicizia e di quel rapporto unico, affidato a "Cronache di spogliatoio", che si chiude con una lezione di Davide che Saponara ha applicato nella sua nuova avventura allo Spezia. Jetzt hat sich sein Ex-Kollege Riccardo Saponara in einem emotionalen Brief an ihn gewendet. Solo quando perdi qualcosa ti accorgi del suo reale valore, è vero, ma la sua forza era indiscutibile. Sentivo i pugni sbattere sulle pareti dell’hotel. Così Riccardo Saponara ha deciso di ricordare Davide Astori, suo ex compagno di squadra alla Fiorentina e di cui oggi ricorre il terzo anniversario della morte. Spezia striker Riccardo Saponara composed a moving letter to his previous Fiorentina teammate Davide Astori. Milan ci esortò a continuare nel suo ricordo, a riprodurre quei comportamenti che ci aveva insegnato. Come se Davide fosse la lingua universale che ci ha unito per sempre. Tornai in camera da Vincent Laurini, il mio compagno di stanza, per trascorrere le due ore prima del pranzo. “Leo, che fai?”. L’ho preso da parte: “Ascoltami. Io, te e Marco (Sportiello, ndr) a cazzeggiare. Uno che non ti dice nulla, fa finta di niente, e la domenica ti lascia in panchina senza spiegazioni? Non ci conoscevamo, ma lo spavento che provavo nell’entrare in uno spogliatoio nuovo dopo tre anni a Empoli fu spazzato via in un secondo. Tutto. C’era anche Leo, il nostro magazziniere, che camminava avanti e indietro nel parcheggio, fumando una sigaretta. Non l’ultimo. Era il collante. Un mese fa ho incontrato Veretout, l’ho affrontato due volte in pochi giorni. Dialogavamo in modo fluido come due persone che avevano condiviso qualcosa di inscindibile, anche senza parlarsi. Sentii il rumore di un’ambulanza e mi affacciai alla finestra. C’era chi si allenava con le lacrime agli occhi, chi non riusciva a pronunciare neanche mezza parola, chi sfogava rabbia e frustrazione durante la partitella. Come quel sabato sera a Udine. Quando incontro un mio ex compagno alla Fiorentina è così, nessuno dei due affronta l’argomento. Altri si rifiutavano di accettare che fosse accaduto davvero, che fosse accaduto a Davide. Non c’era cosa che non conoscesse. Erano urla di disperazione, incontrollate. Quindi me ne andai in camera. Ogni lunedì Pioli, in palestra, analizzava il weekend e toccava i punti giusti. Le tue posate, il tuo piatto e il tuo tovagliolo erano intatti. Lì ho capito quello che era successo, al dolore si è aggiunta la consapevolezza che non saremmo stati mai più insieme a guardare quel film o a mangiare in quel ristorante in cui dovevamo andare. Prima lo facevo con ansia: si vince, si vive bene. Mi hai dimostrato di essere una persona unica, un leader diverso. Sentivo i pugni sbattere sulle pareti dell’hotel. Io mi ero tenuto tutto dentro. © 2021 Il Mattino - C.F. Te lo avevo detto quel giorno: “Guarda che oggi non gioco”. Finiva tutto con una risata. Mi hai lasciato una maturità superiore, quella con cui oggi vivo il calcio. Saresti fiero di me" L'ex viola affida al sito "Cronache di spogliatoio" il suo messaggio nel terzo anniversario della morte del Capitano Non riuscivo a percepire la sua voce fino in fondo. Finiva tutto con una risata. Ed è quello che voglio trasmettere agli altri. Stava spaccando tutto in camera, era in preda al raptus di chi non accetterà mai quella sentenza. IL RICORDO Saponara, lettera ad Astori: "Ciao Davide, saresti fiero di me" Dalle passioni comuni al racconto di quel tragico 4 marzo 2018 passando per … Se l’era presa. Astori la lettera commovente di Saponara Ciao Davide saresti fiero di me (jtux) Lo ricordo sempre con grande emozione, per me lui ha significato molto A… C’era chi si allenava con le lacrime agli occhi, chi non riusciva a pronunciare neanche mezza parola, chi sfogava rabbia e frustrazione durante la partitella. Io, te e Marco (Sportiello, ndr) a cazzeggiare. Chiesa e l'addio alla Viola, l'ira dei tifosi: «Rialziamo il sipario», Moni Ovadia recita un brano di Gigi Proietti per il Mattino, «Con tutto il cuore», Vincenzo Salemme celebra con il cast la fine delle riprese, Via al polo vaccinale a San Giorgio a Cremano: vaccinati i primi ultra ottantenni, Covid a Napoli, positivo sanitario vaccinato a gennaio: «La mascherina ce l’ho cucita addosso, il rischio è sempre dietro l’angolo», Lockdown mirati, zona rossa nazionale nel weekend: verso modifiche al Dpcm. Lo sfogo della consapevolezza è arrivato durante la camera ardente a Coverciano. Urla di rabbia e dolore: “Come cazzo è possibile!!!”. Parole semplici, ma che in quel momento mi hanno fatto sentire meno solo. Forse l’avevo già sentita, ma il mio cervello si rifiutava di recepirla, di incamerarla, di accettarla. Se penso alla vita che si ferma improvvisamente, che ti lascia senza fiato e si spezza senza chiedere il permesso, penso a questo momento. Se penso alla vita che si ferma improvvisamente, che ti lascia senza fiato e si spezza senza chiedere il permesso, penso a questo momento. Il giorno della partita ero nello spogliatoio e mi stavo lavando i denti, l’ho visto entrare: “Riccardo, avevi ragione. Il suo intervento fu fondamentale. Riccardo Saponara ha voluto ricordare Davide Astori, a 3 anni dalla sua morte, con un lettera pubblicata su ‘Cronache di spogliatoio’. E fu sincero: “Io una cosa così non l’ho mai vissuta, non so come la vivrete voi. Il giorno della partita ero nello spogliatoio e mi stavo lavando i denti, l’ho visto entrare: “Riccardo, avevi ragione. Quindi me ne andai in camera. Davide Astori: la commovente lettera di Saponara Il ricordo della terribile mattinata dopo la morte di Astori. “Vengo a prenderti, andiamo insieme”. La La Land ha vinto l’Oscar. Sancimmo definitivamente il legame umano che ci univa. I portelloni sul retro erano aperti, le luci lampeggiavano di un blu più freddo del solito. Se stavi facendo un esercizio e accanto a te c’era un ragazzo straniero, che non conosceva la lingua, correva a rompere il silenzio inventandosi parole e facendolo sentire a suo agio. Ci ritrovammo due giorni dopo al centro sportivo, dopo il lunedì trascorso a casa per cercare risposte. Mi ero scaricato a livello nervoso. Continuava a piangere, lacrime implacabili. Io mi ero tenuto tutto dentro. Era il mister. La lettera di Saponara per Davide Astori: “Sei il mio leader, non ti dimenticherò mai” Una bellissima lettera dedicata al ricordo di Davide Astori quella scritta da uno dei suoi amici di sempre ai tempi della Fiorentina, Riccardo Saponara a Cronache di Spogliatoio , nella quale racconta la sua vita con lui ma anche quei momenti devastanti. Sarà stato un cameriere a cambiare il coperto. Mi sporsi dalla finestra per avvicinarmi a lui. Parlammo di valori, di progetti, di futuro. Uno che non ti dice nulla, fa finta di niente, e la domenica ti lascia in panchina senza spiegazioni? L’ho guardato tante volte in questi anni. All’indomani della morte di Davide Astori, Riccardo Saponara scrisse una bellissima lettera sul Capitano della Fiorentina e sulla sua morte così improvvisa ().A distanza di tre anni, l’attuale centrocampista dello Spezia ne ha scritta un’altra su Cronache di Spogliatoio in cui è tornato a parlare di quel drammatico 4 marzo 2018 e del rapporto che aveva con Astori. Ma fu anche l’inizio di una cavalcata incredibile all’inseguimento della qualificazione all’Europa League dopo una stagione anonima. Sarà stato un cameriere a cambiare il coperto. Sai che devi ritenerti fortunato? Sai, qualche giorno fa saresti stato fiero di me. Tags Astori Saponara ROMA - Oggi ricorre il terzo anniversario dalla tragica scomparsa di Davide Astori , capitano della Fiorentina , venuto a mancare il 4 marzo 2018 a Udine. La lettera di Saponara: "Davide, saresti fiero di me" Davide Astori e Riccardo Saponara insieme a Moena durante un ritiro estivo dei viola. Il leader che non ha bisogno dell’ufficialità della fascia per essere riconosciuto. E quando venne a mancare ci accorgemmo di quanto fosse pesante la sua presenza. Così Riccardo Saponara ha deciso di ricordare Davide Astori, suo ex compagno di squadra alla Fiorentina e … Saponara, toccante lettera a Davide Astori a 3 anni dalla morte: "Saresti fiero di me" SERIE A - Nel giorno del terzo anniversario della tragica scomparsa di Davide Astori, Riccardo Saponara ha voluto scrivere una lunga lettera all'amico che non c'è più: "Spesso mi appoggiavo a te come si fa con un fratello maggiore. Senza che tu possa capire i tuoi errori e migliorare? â Asto, La La Land really deserved the Oscarâ . E lo giudichiamo senza pietà, come sempre". Intravidi i suoi piedi, ma non ebbi il coraggio di entrare. Credo che abbiamo paura di come l’altro potrebbe reagire dentro di sé. Aveva la voce rotta, non riuscivo a comprendere la sua risposta. Parlò anche Milan (Badelj, ndr), e lo fece con un discorso ancor più intimo rispetto a quello che pronunciò durante il funerale di Davide nella Chiesa di Santa Croce. Drei Jahre ist es her, als Davide Astori im Teamhotel von AC Florenz verstarb. Ricordo di aver sentito distintamente le urla di Fede (Chiesa, ndc), che era appena stato svegliato con quella notizia. Non l’ultimo. Ti ricordi di quando siamo andati con la tua Smart alla cena di squadra? Non mi sono mai spiegato perché la gara contro il Benevento non sia stata rinviata dopo quella settimana devastante. Fu uno dei primi momenti vissuti accanto fuori dal contesto calcistico. Spezia attacker Riccardo Saponara wrote a touching letter to his former Fiorentina teammate Davide Astori. Devi ritenerti fortunato, lo avrei voluto incontrare anche io da giovane un allenatore così”. Tributes have poured in following the death of Davide Astori, and his Fiorentina team-mate Riccardo Saponara has written a moving message. Vidi le tue scarpe appoggiate fuori dalla camera di Marco. Il Team Manager mi inserì nel gruppo WhatsApp ed ero soltanto un numero nella rubrica di molti, come accade quando si cambia squadra. Sulla pagina Facebook «Cronache di spogliatoio», l’ex calciatore della Fiorentina Riccardo Saponara parla a cuore aperto di Davide Astori, con una lunga lettera. Seguirono ore di silenzio, rientrammo a Firenze e i tifosi ci riservarono un lungo applauso, che risuonava in un silenzio composto da commozione e rispetto. Le doti di Astori come compagno e amico. L’ho guardato tante volte in questi anni. Mi ha dimostrato di essere una persona unica, un leader diverso. Il commosso ricordo per Cronache di Spogliatoio. In quei venti minuti sublimammo la nostra amicizia. Si era creato un legame quasi ascetico. Alcuni miei compagni erano a terra, pietrificati. Per me potete smettere di giocare oggi, non ha importanza quello che succede da qui al termine della stagione. Come quella volta in cui ho firmato con la Fiorentina. Con i tuoi modi, quelli giusti per non creare un precedente. 00744300286 P. IVA 02742610278 |. Devi ritenerti fortunato, lo avrei voluto incontrare anche io da giovane un allenatore così”. Come se Davide fosse la lingua universale che ci ha unito per sempre. Grazie a te ho capito che il calcio è una parte della vita e che è proprio l’equilibrio fuori dal campo che ti porta ad affrontare con maggiore positività la tua professione. La lettera di Saponara a Davide Astori: "Saresti fiero di me" il ricordo. Ha un significato speciale per me: per la relazione con la ragazza dell’epoca, per il significato in sé del film. Perché Davide era arredatore di interni, esperto di cinema di nicchia, cuoco, amante delle serie tv, il classico tuttologo. E si era offeso. Agudelo, un mio compagno che viene dal Sud America come tanti dei nostri amici alla Fiorentina, ha discusso con il mister durante l’allenamento. Il suo corpo era coperto di ematomi, non era più lui. Chissà se lo merita davvero”. Grazie a te ho capito che il calcio è una parte della vita e che è proprio l’equilibrio fuori dal campo che ti porta ad affrontare con maggiore positività la tua professione. Era stato escluso dalla partitella e, dopo qualche minuto, il preparatore gli ha restituito la casacca per tornare in campo. Non interagivamo e io ho bisogno di parlare con le persone per entrare davvero in profondità. Oggi non giochi, ma sei sulla strada giusta per tornare al tuo livello. Ogni lunedì Pioli, in palestra, analizzava il weekend e toccava i punti giusti. Si era creato un legame quasi ascetico. Non mi sono mai spiegato perché la gara contro il Benevento non sia stata rinviata dopo quella settimana devastante. Asto, sì, te lo posso dire: merita davvero l’Oscar. Se l’era presa. C’era un’aria particolare. Una lettera lunga, emozionata ed emozionante. Aprii con la forza di chi ha smarrito il proprio io, di chi non è padrone del proprio corpo per qualche secondo. Così Riccardo Saponara ha deciso di ricordare Davide Astori, suo ex compagno di squadra alla Fiorentina e … Non interagivamo e io ho bisogno di parlare con le persone per entrare davvero in profondità. In quella squadra così multietnica, lo spogliatoio non si era amalgamato automaticamente all’inizio. Il leader che non ha bisogno dell’ufficialità della fascia per essere riconosciuto. Riccardo Saponara described the heart-breaking moments after Davide Astori’s death and how their captain is still giving back to his Fiorentina teammates. Io avevo gli occhi gonfi di lacrime, non riuscii neanche a vederlo in modo nitido. Una sensazione di impotenza, di privazione. Per me potete smettere di giocare oggi, non ha importanza quello che succede da qui al termine della stagione. Quello era il mio momento. La bellissima dedica di Riccardo Saponara al suo Capitano Davide Astori. Gli chiesi di ripetere una seconda volta, e lo fece. Se stavi facendo un esercizio e accanto a te c’era un ragazzo straniero, che non conosceva la lingua, correva a rompere il silenzio inventandosi parole e facendolo sentire a suo agio.