Dicevo: con la stregoneria si è presa quest’isola. Sentilo come fa la serenata nel vento! Fingi di colpire ma non osi. I miei incantesimi non falliscono, gli spiriti obbediscono e il tempo avanza eretto con un peso più lieve. SEBASTIANO La pietà lo induca a farmi seguire il mio destino. Fra lui e Adriano, chi farà per primo chicchirichì? e voi che sulle sabbie inseguite con piede che non lascia impronta il rifluente Nettuno. Questo farabutto sboccato… Potessi annegare lentamente Sciacquato da dieci maree! TRINCULO GIUNONE SEBASTIANO Spalanca il frangiato Prima che tu dica “vieni” e “va” e respiri due volte e gridi “sì”, saltellando sull’alluce con smorfie e lazzi saranno tutti qua. Pagina 1/4. Ti muovi, tartaruga? Rientra Ariel, col Capitano e il Nostromo che lo seguono stupefatti. FERDINANDO È strano: tuo padre è preda di una qualche passione che fortemente lo agita. 111 pàgines. Ecco che ricomincia. Tu, schiavo bugiardo, che solo la frusta commuove, mai la dolcezza! Il suono si allontana. Vieni. La sua parola è potente come l’arpa miracolosa. Se esistono gambe di Trinculo, sono queste. ALONSO Per quel pianto di allora che non ricordo ora piango di nuovo. Cosa vuole e mio potente signore? Cosa non si potrebbe, degno Sebastiano… Cosa non si potrebbe? E io ho tanto incantato il loro udito che, come vitelli, hanno seguito i miei muggiti per rovi dentati, ginestre taglienti, saggina acuminata e spine che gli entravano negli stinchi molli: alla fine li ho lasciati nello stagno dalla lurida schiuma dietro la tua grotta, a ballare lì dentro fino al mento, con l’acqua sporca che puzzava più dei loro piedi. Apri ‘sta bocca – con questo il tremasso ti va via, te lo dico io. TRINCULO E la mia, con dentro il cuore. LA TEMPESTA, UN CLÀSSIC EN VERSIÓ CIRC “Què millor que un text shakespearià per parlar de les relacions humanes, de la poesia, la força, la màgia, el perill o l’amor? la tempesta by william shakespeare free ebook. ALONSO E io che ho avuto paura di lui! Lascia che ti lecchi la scarpa. STEFANO Tuo zio, falso… mi stai ascoltando? Read this book using Google Play Books app on your PC, android, iOS devices. Gli venga un colpo, al tuo mostro, e a te il demonio ti stacchi le dita della mano! Entra Ariel, invisibile. Mi venne da Sycorax, mia madre. Esce. STEFANO Va nella mia grotta, galantuomo, porta con te i tuoi compari. Tutto ciò esige – se esiste – un racconto di prodigi. PROSPERO SEBASTIANO ALONSO TRINCULO Accidenti, come scialacqua con la lingua! Quello, se si sveglia, ci riempirà di pizzichi da capo a piedi e farà cose strane di noi. PROSPERO Un’altra parola e avrai la mia collera se non il mio odio. Da lui ho ricevuto una seconda vita, e lei lo rende per me un secondo padre. Eliot (1973), Shakespeare (I … Io ti ho trattato, letame che sei, con cura umana. L’empestat comença quan Pròsper ja ha marxat de l’illa i renunciat a l’alquímia, que no és altra cosa que logos , la paraula, la capacitat de reflexió. È autore di studi in volume su T.S. Ti mostrerò ogni zolla fertile dell’isola, e ti bacerò il piede: ti prego, sii il mio dio. Giura su questa bottiglia e dimmi in che modo sei arrivato fin qua. Ora il mio esperimento volge alla soluzione. ANTONIO Entra Ariel. Non tormentarmi, ti prego – farò più presto con la legna! E, una volta ancora, lo affido alla tua mano. STEFANO A Milano e a Napoli ci sono più vedove prodotte da questa impresa di quanti uomini riporteremo indietro a consolarle. ARIEL E perciò giustamente sei stato confinato in questa roccia, tu che meritavi assai più di una prigione. Custodisci la bottiglia, amico Trinculo, tra poco la riempiremo di nuovo. Originally commissioned by the Venetian noble Gabriele Vendramin, the painting is now in the Gallerie dell'Accademia of Venice, Italy.Despite considerable discussion by art historians, the meaning of the scene remains elusive SEBASTIANO Strano riposo, dormire ad occhi aperti, stare in piedi, parlare, muoversi, e tutto nel sonno più profondo. Un’altra parte dell’isola. Se dico il falso, trasformate in male quanto di bene mi è destinato. Il povero mostro è mio suddito e non deve subire indegnità. Che sonno sarebbe questo per la tua ascesa! NOSTROMO Solo occhi! non raschierò più taglieri, non laverò più piatti. Ha tradotto e curato La terra desolata di T. S. Eliot, varie opere di Shakespeare, tra cui I sonetti (Premio Mondello '92 per la traduzione), Falk di Joseph Conrad e Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll. ANTONIO Entrano alcune Ninfe. Entra Caliban con un carico di legna. La Tunisi di oggi, signore, era la Cartagine di ieri. Non allentare le redini al capriccio. Tutti, tranne i marinai, si gettarono nel pelago schiumante e abbandonarono il vascello che ardeva tutto delle mie fiamme. sparknotes the tempest study guide. E perché queste spade? Download la tempesta testo inglese a fronte ebook free in PDF and EPUB Format. Come! Loro non mi pungeranno. a soldier of the great war la tempesta summary amp analysis. eri pronto a uccidere il tuo Re. Garantisco per lui. Mostro, ucciderò quest’uomo: sua figlia ed io saremo re e regina. SEBASTIANO O splendido nuovo mondo che ha gente simile dentro di sé. E chi, in questo finimondo, fu tanto saldo, tanto costante, da non farsi infettare la ragione? ANTONIO Arco celeste, certo tu sai se Venere e suo figlio sono al seguito della Regina. CALIBAN UNITRE Oristano 23-02-0623 William Shakespeare (1564-1616) Sebbene Shakespeare sia probabilmente il più famoso scrittore al mondo si conosce relativamente poco della sua vita. Sono piombati a terra come schiantati dal fulmine. Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail. MARINAI E in quanto a voi, scellerato, che non posso chiamare fratello senza infettarmi la bocca, a te perdono la colpa più nera, te le perdono tutte e ti ordino di restituirmi il mio ducato. E perciò saggiamente, buon signore, bilanciate il dolore col conforto. Nella baia profonda in cui tu una volta mi evocasti, a mezzanotte, perché ti procurassi rugiada dalle Bermude tormentate dai venti. Avendo perfettamente appreso come concedere favori e come negarli, chi promuovere, e chi punire per eccesso di ambizione, ricreò – si può dire – le creature che erano state mie. FERDINANDO Fantocci viventi. Sto parlando di lui, di quel Caliban che è ora al mio servizio. Un barile intero, carissimo. TRINCULO Hai scordato la turpe strega Sycorax che per vecchiaia e perfidia s’era incurvata tutta come un cerchio? SEBASTIANO Silenzio! One of them is the book entitled La tempesta. Il premio cui ti guiderò maschererà questo infortunio. Se tutto ciò è o non è, non so giurarlo. PROSPERO Dos actors especialistes en comèdia de l’art i cinc músics amb instruments de l’època recreen aquesta magnífica obra de Shakespeare i la combinen amb la seva música original. Il mio uomo-mostro ha affogato la lingua nel vino. Non ho mai pensato a conoscere di più. Come? Sì, mio sire: Te lo consegnerò addormentato, così potrai ficcargli un chiodo nella testa. Entro mezz’ora sarà addormentato: lo ammazzerai? Ma io parlo con troppa audacia, e scordo i precetti di mio padre. A questi cavalloni urlanti che importa del nome di Re? Mio adorato, tu bari. Entrano Caliban, Stefano e Trinculo. PROSPERO (a parte ad Ariel) Mi è sembrato che le onde parlassero, e me lo ripetessero. Ah, ah! Proprio uno strano pesce! Può darsi che sia vivo, signore. SEBASTIANO (a parte ad Antonio) EPILOGO Dammi ascolto e arriverai tre volte più in alto. E tu, schiavo velenoso, generato dal demonio in coppia con tua madre scellerata, fuori immediatamente! L’ora in cui il nostro lavoro doveva finire, l’hai detto tu, mio signore. Svelti, svelti! LINGUISTICA STORICA E COMPARATA / HISTORICAL AND COMPARATIVE LINGUISTICS, NEODRAMMATURGIA - NEODRAMATURGY - NEODRAMMATURGIE, Studi e Ricerche - Études et recherches - Studies and Research, ARTE MUSICA COMUNICAZIONE / ART MUSIC COMMUNICATION, Arte Storia Archeologia / Art histoire archéologie / Art History Archeology, CULTURE VISIVE, SIMBOLICHE E MATERIALI - VISUAL, SYMBOLIC AND MATERIAL CULTURES, Da Sonus a Lost Orpheus: Storia, Musiche, Concerti - History, Music, Concerts, Viaggio nella blogosfera della V As del Galilei di Potenza, Aggiornamenti della Rivista "Sonus"- Updating Sonus Journal. STEFANO Non mi faranno smarrire la strada fiammeggiando nel buio se non lo ordina lui. Cosa saresti se ti sentisse il Re di Napoli? Eppure finirà sulla forca. Mio prode spirito! E anzi dubita di ciò che ha già scoperto. STEFANO È un sonno buono. Madonna, sì. PROSPERO Seguirò solo te, uomo meraviglioso! FERDINANDO Io non conosco nessuna del mio sesso; non ricordo viso di donna se non, grazie allo specchio, il mio; né ho visto, di quelli che posso chiamare uomini, altri che te, mio buon amico, e il mio carissimo padre. TRINCULO Ma non eravate vicini alla riva? Qui vicino, mio Ariel. PROSPERO FERDINANDO La novità migliore è che abbiamo ritrovati sani e salvi il nostro Re e la sua corte. In quanto a tutto il resto, trangugeranno le nostre istruzioni come il gatto lecca il suo latte, ripeteranno l’ora che vorremo noi come quella più adatta a qualsiasi azione. Parla il diavolo, in lui. Ma la tua razza abbietta, anche se imparavi, aveva in sé qualcosa che le nature buone non possono tollerare. CALIBAN Segle d’or de la literatura anglesa: època violenta i convulsionada (Reforma protestant i sorgiment del saber científic) Època isabelina (Isabel I): segona meitat s. XVI i primera s. XVII. O tu, mio erede di Napoli e Milano, a quale strano pesce hai servito da pasto? ANTONIO NOSTROMO Niente, caro mio. la tempesta by william shakespeare free ebook. Entrano Prospero e Miranda. Salve, multicolore messaggera, che mai disobbedisci alla sposa di Giove e con ali di zafferano spargi sui miei fiori. FERDINANDO Già corallo son le sue ossa ALONSO Presto, scena! La tempesta book. SEBASTIANO È il motivo del nostro ritornello, suonato dal ritratto di Nessuno. ANTONIO Oh, avrebbe atterrito l’orecchio di un mostro! E dimmi, Ariel, sono davvero salvi tutti? Mio venerabile signore, salve! Ascolta ancora un po’ e ti condurrò all’azione che ci aspetta ora, senza la quale questa storia non avrebbe scopo. Non solo sei diventato scemo ma anche sordo? <>Se con la vostra Arte, mio carissimo padre, avete gettato le acque selvagge in questo fragore, ora calmatele. Tu ne sarai il signore e io ti servirò. Chi muore paga tutti i debiti: avanti, ti sfido. Ti muovi? Shakespeare en versió original sobretitulada i amb música en directe. Ma questi dolci pensieri mi alleviano la fatica, che mi riesce più grave senza di loro. Che tutti gli incantesimi di Sycorax, rospi, scarafaggi, pipistrelli, vi cadano addosso! E allegro, allegro ora vivrò Avanti, avanti! PROSPERO Non è così? Ti ordino di ascoltarmi: tu qui usurpi il titolo che non hai e sei sbarcato su quest’isola da spia, per sottrarla a me, suo signore. Esistono uomini in grado di governare Napoli come costui che dorme, signori che sanno predicare lo stesso vaniloquio di questo Gonzalo; anch’io sarei capace di fare la cornacchia e di gracchiare con la sua profondità. Che un vento di scirocco possa soffiare su di voi e riempirvi di piaghe! Sveglia. spossati dall’agosto. E che ricordi? Dite, in che modo siete arrivati qui? Mostro, puzzo tutto di piscio di cavallo, e il mio naso è pieno di indignazione. Che splendido dio, ha un liquore celestiale. Fermi, siete stregati. È la figlia di questo celebre Duca di Milano del quale avevo tanto spesso udito senza averlo mai visto. Entra prima Ariel, poi Alonso con gesti da folle, seguito da Gonzalo; allo stesso modo Sebastiano e Antonio, seguiti da Adriano e Francesco: tutti entrano nel cerchio tracciato da Prospero e vi restano, incantati; osservando ciò Prospero parla: PROSPERO Darei mille iugeri di mare per un acro di terreno sterile, coperto di eriche, ginestre, sterpi, qualsiasi cosa. La tempesta Con l’eccezione, di grazia, della vedova Didone! Appena arrivato mi accarezzavi e mi tenevi nel cuore, mi davi acqua con dentro i mirtilli e mi insegnavi a nominare la luce più grande e quella più piccola che bruciano di giorno e di notte. Truccati da selvaggi e da indiani? ARIEL che ammantano la più limpida ragione. PROSPERO Diventa una Ninfa del mare: visibile solo a te stesso e a me, invisibile a ogni altra pupilla. Gli stracci del rigattiere noi li sappiamo riconoscere. Avanti, giura – bacia il messale! Ti prego, lascia che ti conduca dove crescono le mele. Bravi! Dio salvi le nostre Maestà! Ecco a che cosa portano il vino e il bere. Se riesco a guarirlo e a domarlo, posso chiedere un capitale; chi lo compra si può sempre rifare come vuole. Questo è il più strano labirinto che uomo abbia mai percorso, e in queste cose c’è più di quanto la natura abbia mai ordinato. CALIBAN Quante magnifiche creature ci sono qui, e com’è bello l’uomo. O Stefano, due Napoletani salvati dalle acque! “Addio, fratello!” “A pezzi, a pezzi!” Fammi la grazia, dimmi che non sei affogato. Ecco ancora qualcuno dei nostri! Onesto vecchio, hai parlato bene: e infatti qui alcuni dei presenti sono peggio dei diavoli. ALONSO PROSPERO Molto meglio di prima. CALIBAN (a parte) Din-don! Sì, in fede mia, con tutta la sua corte e, fra gli altri, il Duca di Milano col suo nobile figlio. La Tempesta (The Tempest) è un'opera teatrale in cinque atti scritta da William Shakespeare tra il 1610 e il 1611.. Il dramma, ambientato su di un'isola imprecisata del Mediterraneo, racconta la vicenda dell'esiliato Prospero, il vero duca di Milano, che trama per riportare sua figlia Miranda al posto che le spetta, utilizzando illusioni e manipolazioni magiche. e più in fondo di quanto mai scandaglio si sia spinto, Lo spettacolo orrendo del naufragio che in te ha toccato l’essenza della pietà l’ho concertato io con tale sapienza e misura dell’Arte che non c’è un’anima… no, nemmeno un capello fu strappato a coloro che tu udisti, dalla nave, gridare, a coloro che tu vedesti affondare. The Perfect Storm 2000 Imdb. Vieni rapido come il pensiero. Leggeri i piedi posate I lampi di Giove, messaggeri dei tremendi tuoni, non erano più rapidi di me, né come me veloci più della vista. Sappi anche questo. L’ha presa a me. divelto alle radici il pino e il cedro. L’isola. i loro sensi che risalgono cominciano a scacciare i fumi dell’incoscienza, STEFANO Ecco uno dei suoi spiriti che viene a tormentarmi perché sono in ritardo con la legna. Le lettere, sconosciute. Senza di loro è uno sciocco qualsiasi, come me, e non può comandare a un solo spirito: tutti lo odiano quanto lo odio io. e tuo fratello fu complice in questa azione. Ma questa voce io la conosco… dovrebbe essere… ma no, quello è affogato e questi sono fantasmi. Nostromo! ALONSO Giunone e Cerere bisbigliano tutte serie – C’è qualche altra cosa – taci, o l’incantesimo si spezza. È tempo invece che io ti dica di più. Che splendida figura, padre. La tempesta. È così. E come il suo corpo si fa più brutto con l’età così il suo animo si incancrenisce. La tempesta (Poesia) (Catalan Edition) CALIBAN I tuoi lamenti facevano piangere i lupi e penetravano il petto degli orsi sempre irosi. Vado a trovare Il bel Ferdinando, quello che loro credono annegato e il suo, e mio, amato tesoro. E se avesse detto “il vedovo Enea”? Mi stendo per terra: forse non mi vedrà. Fareste a meno di sbronzarvi per mancanza di vino. Siamo vicini alla sua grotta. O re Stefano! la forza che possiedo è solo mia, ed è poca. Ancora voi? Sempre la mia padrona ti indicava a me col cane e la fascina, e io ti adoro. vigne cariche di grappoli fitti, piante ricurve sotto il peso, Non possono muoversi se non li liberi tu. Un mostro che le beve tutte, un mostro scemo. Affinché non vi fosse più uno schermo tra la parte che recitava e chi sostituiva in quella parte, doveva per forza diventare il vero Duca di Milano… Io, poveruomo, la mia biblioteca era un ducato già fin troppo vasto… lui, mi crede ormai incapace di governo temporale, s’accorda, nella sua sete di potere, col re di Napoli, s’impegna a pagargli un tributo annuo, a fargli omaggio, a rendere la sua più piccola corona suddita di quella grande di lui, costringendo il Ducato, fin qui mai sottomesso – Ah! In cabina! Angeli del Bene, salvate il Re! Prospero e Ariel rimangono, invisibili. Ti ho dato una casa nella mia stessa grotta finché un giorno hai tentato di violare l’onore di mia figlia! GONZALO Ma mi parrà assai curioso chiedere perdono a mia figlia. Fidati degli amici – verzi le ganasce un’altra volta, su. SEBASTIANO Le opere della virtù sono più rare di quelle della vendetta. E figlierà una splendida nidiata. Io sono scampato sopra un barile di vin di Spagna che i marinai avevano buttato giù di bordo. Nessuno che ami più di me stesso. Chi nuota in acque basse spesso finisce a fondo solo per indolenza o paura. Magnifica entrata! CALIBAN Se sei Prospero, dicci i particolari della tua salvezza: come ci hai incontrati qui, noi che tre ore fa siamo naufragati su questa spiaggia, dove io ho perduto (E com’è aguzza la punta del ricordo) Il mio amato figlio Ferdinando. Giocherà coi passeri e sarà come gli altri ragazzi. Le sei. altrimenti fallisce Il mio progetto che era di dar piacere. Ti stringano, ora, tutte le benedizioni di un padre felice. 23. Ecco perché mio figlio è sepolto nel fango ed io lo cercherò più in fondo di quanto mai scandaglio si sia spinto e insieme a lui nel fango giacerò. Siedi: intanto porto io i tuoi ceppi. Read "La tempesta" by William Shakespeare available from Rakuten Kobo. Ricorda, ti prego, che ti ho reso degni servigi, non ti ho mai mentito, non ho commesso errori, ti ho servito sempre senza brontolare e di buon grado. STEFANO Ehi, Ariel, servo mio industrioso, Ariel! Resti a Tunisi! Ben detto: siedi e conversa con lei. Poi sparge i semi in mare e fa nascere altre isole. ANTONIO In nome di tutto ciò che è sacro, sire, perché sbarrate gli occhi in modo così strano? lasciate i canali increspati e su questa verde terra rispondete all’appello. versano gocce amiche. Avanti, allora: a terra, e giura. Gli uomini, tutti in ozio, tutti. GONZALO Ma è uno spirito. Aspetta la fine, per applaudire. Beccati questo. IRIS Tutti noi ci siamo inginocchiati ai vostri piedi e in ogni maniera vi abbiamo scongiurato. FERDINANDO STEFANO L’idropisia anneghi questo buffone. STEFANO agata and the storm … Subisce una metamorfosi marina Sì, era il ruggito di un’orda intera di leoni. Svelto, spirito, tra poco sarai libero. Libertà! FERDINANDO Amici, Benvenuti a voi tutti! ALONSO Registro degli Operatori della Comunicazione. Sì, invece, ma anche se lo facessi solo per qualche regno ugualmente ti direi che il tuo gioco è leale. TRINCULO No. Ti ringrazio per la battuta: a te un vestito. art tempesta perfetta home facebook. Mio Dio, come si guarda intorno! So che non hai scelta. Quattro gambe e due voci, un mostro delicato! giaccio nella corolla d’una primula e lì dormo. E sia, mangerò, fosse anche per l’ultima volta. né porterò legna su richiesta, 1. Non posso biasimarti, nobile vecchio: sono anch’io posseduto dalla stanchezza e ho la mente intorpidita. LA TEMPESTA Shakespeare, William. Dov’è il capitano? Il mio vigore, come in un sogno, è, tutto inceppato. ANTONIO (a parte a Sebastiano) Sulla sua natura l’educazione mai potrà attecchire. Nell’aria o sulla terra? Destaquen, sobretot, les proses poètiques, duna potència extraordinària, i els llargs poemes narratius, que Roig fins ara no havia conreat, en què pren vida un món poètic en plenitud, enriquit per lexperiència brasilera del poeta. Bel matrimonio, quello, e nel viaggio di ritorno stiamo veramente prosperando. O prode mostro! Di magistrati, neanche il nome. in cerca dell’estate, allegramente. Entra Ferdinando portando un ceppo. In Africa lei è bandita dai vostri occhi, e voi avete un ottimo motivo per versare lacrime. The Tempest (Italian La Tempesta) is a Renaissance painting by the Italian master Giorgione dated between 1506 and 1508. GONZALO Uno spazio ogni cubito del quale sembra gridare: “In che modo questa Claribella Può misurarci fino a Napoli? Siamo perduti! Stavamo qui ad assicurarvi il riposo e all’improvviso abbiamo sentito echeggiare un boato, come di tori, o meglio di leoni: non vi ha svegliato? Sole mio, un mostro subdolo e bevuto! MIRANDA Pienamente ripagherò la tua bontà con le parole e i fatti. Questi nostri attori, come ti avevo detto, erano tutti spiriti e si sono dissolti nell’aria, nell’aria sottile. Anche voi avete, come noi tutti, un motivo di gioia. O meraviglia! Per questo, ti assicuro, stanotte avrai crampi e fitte nei fianchi da toglierti il fiato. villa tempesta nago torbole updated 2020 prices. PROSPERO Rientra Ariel in forma di Ninfa marina. Io ho dato fuoco al tremendo, strepitoso tuono, Her love of the outdoors inspired her to begin drawing scenes from nature. PROSPERO Sento un gran peso. Come sei scampato? PROSPERO ISBN: 9788482566238. Viva la libertà! Ah, come quel gridare mi ha battuto sul cuore. Sarai libero. Voi falciatori bruciati dal sole, No, mia nobile signora, con te accanto in me c’è la freschezza del mattino anche di notte. È ubriaco anche adesso. PROSPERO Testo inglese a fronte Prenota Online. Quando hai perduto tua figlia? Sono salito a bordo della nave del re e ora a prua ora a poppa, ora sul ponte, in ogni cabina, ho fiammeggiato terrore: a volte mi dividevo e bruciavo in molti luoghi contemporaneamente: sull’albero maestro, sulle antenne e il bompresso, ardevo come fiamme diverse e poi mi radunavo e riunivo di nuovo. PROSPERO (a parte) Ambientata su un'isola imprecisata del Mediterraneo, racconta la vicenda di Prospero, duca di Milano in esilio, che trama per riportare sua figlia Miranda al posto che le spetta, utilizzando illusioni e manipolazioni magiche. Imbrigliate la gabbia! Mio geniale Ariel, una parola all’orecchio. No, piccola. Sì, e con un cuore che anela ad esserlo quanto il prigioniero anela alla libertà. dopo averle chiesto, ecco, lo faccio ora, una musica celeste, E se vuoi il mio perdono, metti in ordine tutto. la tempesta ebook by william shakespeare rakuten kobo. Questa è la cosa più strana che abbia mai visto. Il cuore mi sanguina, se penso a tutti gli affanni che vi ho dato, di cui non ho memoria. STEFANO Se hai un ricordo di prima che arrivassi qui forse puoi anche ricordare come ci arrivasti. Me lo cantavano i venti e il tuono, cupa e tremenda canna d’organo, pronunciava il nome di Prospero e con le note più basse denunciava il mio delitto. Ariel, pulcino mio, questo è compito tuo: poi, libero agli elementi. Gesù, e questo che è? Ti ringrazio. Darrera representant dinastia Tudor. ARIEL CALIBAN Si svegli Sebastiano!” Immagina che il sonno che li ha presi fosse morte: ebbene, non starebbero peggio di come stanno ora. PROSPERO Ti possano impiccare, bastardo! CALIBAN FERDINANDO e MIRANDA Che succede? PROSPERO Eravamo morti dal sonno e, non sappiamo come, tutti accucciati sotto i boccaporti, quando, proprio ora, siamo stati svegliati da mille rumori strani, da ruggiti, urli, grida, strepito di catene e altre specie di suoni, tutti orrendi. Ti possano impiccare, te e i tuoi schiamazzi, figlio di puttana insolente! Continua, per favore: la tua faccia stravolta annuncia che qualche cosa sta venendo alla luce: e il parto è faticoso. Signore, io invito Vostra Altezza e il suo seguito nella mia povera grotta, dove riposerete questa sola notte: parte della quale io spenderò in discorsi che, senza dubbio, la faranno passare presto: la storia della mia vita e i vari incidenti accaduti da quando giunsi in quest’isola. Sì, signore; farà onore al tuo letto, lo garantisco. Una splendida nave (che certo aveva dentro nobili creature) tutta a pezzi. La stranezza del vostro racconto mi ha dato sonnolenza. Sarai libero come i venti di montagna: ma prima esegui i miei ordini esattamente. Semiperiferia milanese. Sto divagando. Il Re mi ascolta e proprio per questo io piango: Napoli sono io, che con questi occhi, mai da allora asciutti, ho visto il Re mio padre naufragare. FERDINANDO Noi siamo della materia di cui son fatti i sogni e la nostra piccola vita è circondata da un sonno. MIRANDA Ma tu sei vivo, Stefano? Bau, bau. Non-commercial use. SEBASTIANO O Cerere, signora generosa, i tuoi campi ricchi di grano e orzo, segala, piselli, veccia, avena, le tue montagne erbose dove vivono greggi brucanti, e i prati di pianura rigonfi di foraggio per nutrirle – le tue rive merlettate di fiori che lo spugnoso Aprile ad un tuo gesto adorna perché vi intreccino caste ghirlande le fredde Ninfe – e le tue macchie di ginestra la cui ombra l’amante abbandonato Ama, ricordando la sua donna – la tua vigna abbarbicata al palo e la riva marina sterile e rocciosa su cui scendi a respirare – questi luoghi la Regina del Cielo, della quale io sono arco d’acqua e messaggera, ti ordina di lasciarli e con sovrana grazia…. Coraggio, prode mostro, coraggio. I mari sono pietosi anche se minacciano. Preferirei spezzarmi i muscoli o rompermi la schiena prima di farti subire un tale disonore stando qui in ozio. Sipario dei tuoi occhi e dimmi Il tempo tra adesso e le sei dev’essere speso da entrambi nel modo più proficuo. Mia diletta padrona, tramonterà il sole prima che io possa finire quello che devo sforzarmi di fare. Ma bada, se infrangi il suo nodo verginale prima che celebrate siano con ogni santo rito tutte le sacramentali cerimonie, il Cielo non aspergerà con dolci umori questo contratto per renderlo fecondo ma lo sterile odio, il disdegno dall’occhio torvo e la discordia ammorberanno il vostro letto con malerba tanto disgustosa che lo odierete entrambi. Profondamente con i loro colpi mi hanno lacerato ma contro il mio furore io mi schiero al fianco della più nobile ragione. Una vittoria troppo facile toglie valore al premio.