Roba che nel testo del film abilmente non viene inclusa ma sotterraneamente evocata in quelle interviste raccapriccianti in mezzo alla strada, come nel senso di alcune folgoranti battute truci sui migranti del Mussolini show, o anche nelle risposte riservate alle mille interviste concesse ai talk che il nuovo protagonista comico/politico offre in pasto al vero Mentana o al vero Cattelan di turno (“Che paese ha trovato al suo ritorno?”, e lui: “La Rhodesia settentrionale e se non ha capito bene dico il Congo, la Nigeria”) per far schizzare gli ascolti oltre ogni record precedente. Il libro diventa immediatamente un bestseller, tanto da portare alla realizzazione nel 2015 di un’omonima trasposizione cinematografica diretta da David Wnendt, la quale conquista immediatamente i vertici del botteghino; un’ottima trasposizione tra l’altro, caratterizzata dal mescolamento di scene recitate e di scene invece totalmente improvvisate che coinvolgono persone comuni, a la candid camera. L’artista spagnola Paula Bonet sulle accuse di molestie: il nostro silenzio non ... Serodino, Argentina: sulle orme di Juan José Saer, La Scapigliatura, la pluralità cantautorale trionfa al Tenco [INTERVISTA], Levante canta il suo viaggio verso la felicità in Abbi cura di te, Paolo D'Angelo, la filosofia di Gil Cagné sui visi di tutte le donne, Red Pill Theory: quando Matrix si mischia al sessismo, Siani e Burton: a Napoli è guerra in sala. Tutto inizia nel 2012, quando il giornalista tedesco Timur Vermes decide di pubblicare Lui è tornato, libro in cui si immagina il ritorno in vita di Adolf Hitler a quasi settant’anni dalla sua morte e il suo girovagare spaesato nella Germania dei nostri giorni, per lui irriconoscibile. Al contrario, esse procedono per una strada decisamente più pericolosa ma al contempo più efficace per trasmettere il loro messaggio: umanizzare Hitler e Mussolini per far apparire ben chiara tutta la loro ambiguità e criticità; umanizzazione intesa comunque non come rilettura in positivo dei due dittatori, bensì come una ripulitura dall’alone mitico che li circonda e che rende difficile a molte persone giudicarli in maniera oggettiva. Massimo Popolizio nei panni di Benito Mussolini in Sono Tornato, di Luca Miniero. Il primo è un corpo molle, vittima burrosa e strattonata del corso degli eventi. Il dir male di Mussolini è legittimo: ma è un dir male del popolo italiano. E tuttavia non c’è assolutamente nulla in Sono tornato che faccia pensare a una critica nei confronti degli italiani, che porti gli spettatori a pensare e riflettere. Non è dunque una forzatura associare Mussolini alla filosofia come fa Adriano Scianca in questo libro sulla formazione e lo sviluppo del pensiero mussoliniano. loadAsyncFB(); Ulteriore carpiato comico. Ecco il testo integrale del suo monologo. Per quanto riguarda gli altri, forse è il caso di iniziare a fare qualcosa, o perlomeno sperare nel ritorno di Pertini o Berlinguer. Esce il 1° febbraio in 400 copie Sono tornato, l’amarissima commedia di Luca Miniero che immagina il ritorno di Benito Mussolini nell’Italia dei nostri tempi. Trama: Sulla scorta del divertente Lui è tornato, film tedesco che immagina il führer a spasso per la Berlino dei giorni nostri, l'italiano Sono tornato vede uno smarrito Benito Mussolini (Massimo Popolizio) riapparire in piazza Vittorio a Roma con la divisa sporca e il volto tumefatto. Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it. interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. }, Oltre 1.200.000 annunci di case in vendita e in affitto. No, l’ansia è una cosa a Continue Reading n.callMethod.apply(n, arguments) : n.queue.push(arguments) Monologo di Marco Antonio da Giulio Cesare di Shakespeare Amici, concittadini, romani. Strutturato su più registri comici (vera forza del film) e su una pratica di regia semidocumentaristica che invita ad una osmotica e congegnata sovrapposizione con lo sguardo spettatoriale, Sono Tornato ha un pregio altamente spericolato: far ridere senza freni di Mussolini nel 2017. 'Sono tornato', le foto sul set: Massimo Popolizio è Mussolini redivivo. E proprio tale elemento porta a vistosamente a galla il principale problema di questo film. Sono tornato, il film di Luca Miniero sarà nella sale da domani, primo giorno di febbraio, con Massimo Popolizio nei panni di Benito Mussolini e con Frank Matano, nel ruolo di un giornalista-regista. Uomo, dominio e potere: la negazione dei diritti umani con la violenza ... Boğaziçi: la resistenza degli studenti di Istanbul, Buio: la paura atavica mai mainstream dell'acluofobia, Babadook e le ombre di un anno di quarantena: amare è difficile. document.addEventListener('gdpr-initADV', loadAsyncFB, false); Inutile però fare il confronto con l’originario Hitler di Lui è tornato, diretto da David Wdendt e tratto dal libro di Timur Vermes. Allora dovrebbe condannare tutti coloro che votarono questo mostro, erano tutti mostri? All’uscita da Villa Savoia Mussolini fu arrestato e imprigionato a Campo Imperatore, sul Gran Sasso. Sono tornato è un film del 2018 diretto da Luca Miniero.. La pellicola è un remake del film tedesco Lui è tornato (2015), in cui veniva raccontato l'ipotetico ritorno di Adolf Hitler nella Germania odierna e le sue conseguenze. L’immagine che ne emerge del fascismo difatti non è quella reale, cioè di una dittatura che ha soppresso tutte le libertà fondamentali e condotto il Paese nel baratro, bensì quella di un partito populista, simile a quelli moderni, che agirebbe in nome del popolo e che dato l’apparente schifo che ci circonda (e che nel film non viene naturalmente mai ben specificato, se non attraverso i soliti slogan e luoghi comuni) sarebbe giustificato nel dire e fare le peggiori cose: una rilettura della storia e della contemporaneità che ha come effetto finale quello di ripulire l’immagine del Duce e con essa quella di tutti gli italiani che in lui e nella sua ideologia si riconoscono, lasciando intendere che quella dell’uomo forte al potere possa essere una buona opzione per risolvere i nostri problemi. Camicie nere della rivoluzione e delle legioni! } e P.IVA 10460121006, // INIT FB Pixel when global var initADV is set to true or when global event gdpr-initADV GETS FIRED La sera del 9 maggio 1936 Benito Mussolini proclama dal balcone di piazza Venezia “la riapparizione dell’Impero sui Colli fatali di Roma“. fbq('consent', 'grant'); e oscuro all'interno...". Silvia La Monaca: satira, diritti Lgbt e musica con "Il gioco del ... Martina Ferrari, se son sogni fioriranno anche in pandemia, Camilla Miliani, Luna splendida e l'orrore kirghiso, Riverberi: la nuova luce nel progetto di Martina Esposito, Marco Guazzone: «L'incontro con Elisa mi ha insegnato a non aver paura», Da Brescia a Bologna, Miglio canta la sua piccola (grande) rivoluzione. Versione italiana del film Lui è tornato - con protagonista il “collega” Hitler - strutturato su più registri comici e su una regia semidocumentaristica, il film di Luca Miniero, sceneggiato dall’ottimo Nicola Guaglianone, ha un pregio spericolato: tra risate politicamente scorrette e orrori della storia far ridere senza freni del Duce e poi far sentire moralmente in colpa lo spettatore. Sono venuto a seppellire Cesare, non a farne l’elogio. return; Le indicazioni del Cts al governo per la stretta, Di Martina Castigliani e Giulia Zaccariello. Fantastico monologo di Ascanio Celestini….dedicato a tutti coloro che come lui possono tranquillamente ammetterlo: “C’ho l’ansia!” C’ho l’ansia. Acest film preia cu fidelitate tiparul oferit de „Er is wieder da” (2015), o comedie germană adaptată pentru marele ecran pe baza unui bestseller […] Il dittatore, tuttavia, non ha minimamente dimenticato le proprie mira di conquista del potere e troppo tardi Canaletti si renderà conto dell’errore commesso…, Sorvolando sulle capacità attoriali (totalmente assenti) di Matano, mi piace pensare che sia stato inserito nel film non solo per il suo successo da youtuber prima e da personaggio cinetelevisivo poi, ma anche per la vicinanza con il pubblico che, come detto sopra, caratterizza tale gruppo di persone: nel film, in sostanza, egli diventa una sorta di personificazione dell’italiano medio, con tutti i suoi (pochi) pregi e (tanti) difetti, alle prese con una delle figure più scomode, importanti e inquietanti della storia del nostro Paese. Ambulanze bloccate per ore e pronto soccorso saturi: la nuova ondata ora spaventa le Marche. fbq('init', '849436161755080'); Trova quella giusta per te sul portale N.1 in Italia, Gino Paoli: “Mi hanno chiesto di appoggiare Matteo Renzi ma non mi piaceva perché i fiorentini mi stanno sul caz*o”, Camionista investe e uccide la moglie: lui fa 30 chilometri aggrappato al portellone del tir per non farlo scappare, UnoMattina, Paolo Calabresi entra in studio ma non c’è nessuno: “Dov’è il caffè?”. La dichiarazione di guerra è già stata consegnata (acclamazioni, grida altissime di. Un successo vastissimo che ha letteralmente stravolto il classico rapporto fra pubblico e media, nonché quello fra gli spettatori e i propri idoli: perché le celebrità nate e cresciute su YouTube non sono più (e non sono mai state) assimilabili a quelle entità astratte, bellissime e irraggiungibili, che compongono lo stardom cinematografico e televisivo; anzi, gli youtuber hanno letteralmente disintegrato ogni distinzione con il loro pubblico, presentandosi come persone normali, che conducono vite normali e a cui piacciono cose assolutamente normali, il cui successo è stato solo un aspetto incidentale del loro percorso, un frutto del caso. E ciò, come annunciavamo in precedenza, appare benissimo nel rapporto fra Mussolini e Canaletti, nel quale il primo diventa una sorta di mentore grazie ai cui consigli il secondo riesce a migliorare la propria vita. Mussolini finisce per diventare un improvvisato entertainer tv. s = b.getElementsByTagName(e)[0]; Gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti a ogni post. n.callMethod ? Esce il 1° febbraio in 400 copie Sono tornato, l’amarissima commedia di Luca Miniero che immagina il ritorno di Benito Mussolini nell’Italia dei nostri tempi. Guerra! ") Commedia, Italia, 2018. A filmarne la sagoma in campo lungo è lo spiantato e velleitario giornalista Canaletti che credendolo un attore comico che rifà il verso al Duce sente di aver professionalmente svoltato. fbq('track', 'PageView'); Achille Lauro ospite a Sanremo 2021: l'artista piange sangue all'Ariston durante l'esibizione. No. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Solo che oltre a distanziarsi oggettivamente dall’originale nell’ultima parte di film, Miniero e Guaglianone aggiornano la struttura generale al caso particolare Italia, con una manciata di tormentoni riusciti (“sembra Bisio”) riferiti pure ad un certo milieu cinefilo (“vincerò Berlino o al massimo Locarno”), e una disgraziata peculiarità storica italiana con cui punteggiano l’intero testo dall’inizio alla fine senza mai cadere nel didascalico. Così pur nella critica al solito meccanismo televisivo del cieco consenso di massa eterodiretto, è il ribaltamento dell’equilibrio della coppia di protagonisti a darci lo schiaffo che ci meritiamo. Benito Mussolini (Massimo Popolizio) riappare a Roma dove incontra Andrea Canaletti (Frank Matano) che decide di documentarne il … Bevi appieno e discendi. Prima una mano, poi i lembi di una divisa strappata, infine la nuca rasata. Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email: saranno immediatamente rimossi. Sono tornato vorrebbe smitizzare il personaggio Mussolini, ma rischia di celebrarne l'umanità, andando molto vicino all'apologia. Massimo Popolizio, Benito Mussolini ai giorni d'oggi in 'Sono tornato' Dopo oltre 60 anni, Benito Mussolini arriva in piazza Vittorio a Roma, il cuore mutlietnico della Capitale. Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy. maggiori informazioni Accetto. La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati. I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi. Non facciamo spoiler, ma l’ombra mefitica del passato criminale di Mussolini emerge storicamente per quello che è, senza sconto alcuno. di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, Ridere per un’ora e sentirsi improvvisamente in colpa. }(window, document, 'script', '//connect.facebook.net/it_IT/fbevents.js'); Le sue qualità e i suoi difetti non gli sono propri: sono le qualità e i difetti di tutti gli italiani. } else { Dal film SONO TORNATO, il primo monologo live del Duce in TV Il secondo, felice intuizione generale del progetto, fa rivivere il Duce non tanto in un’esasperata mimetizzazione tutta trucchi e silicone (alla Gary Oldman per Churchill ne L’ora più buia, per intendersi) ma ne riattualizza l’idea generale, la presenza sinistra, rievocandone mirabilmente la retorica dei tratti distintivi (postura e linguaggio) con la sintesi suprema della silhouette di spalle a figura intera con nuca rasata gorillesca che talvolta sbatte contro l’obiettivo della macchina da presa. Un'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria. Sono tornato - Un film di Luca Miniero. 'Io sono tornato' è un film fortemente politico e esce in piena campagna elettorale, a un mese dalle elezioni. Il nuovo Impero fascista, però, durerà meno di cinque anni. var loadAsyncFB = function(){ Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci. Solo che dopo aver raccolto testimonianze, perlopiù vere e bonariamente inquietanti dalla viva voce di cittadini italiani, e averle lanciate con un successo incredibile su Youtube, quando il Duce farà capolino negli studi tv diventerà immediato protagonista di uno show tutto suo che abbatterà ogni record di share. Aprile 2017, Roma, quartiere Esquilino. Francesco Brodolini: le tracce di Luna nel lungo percorso di cambiamento di ... Margot, Franny e Zooey: quando Wes Anderson incontra J.D. Si contagiano di più con sintomi, virus entra in casa”, Carne, il dossier in anteprima – Le emissioni legate al ciclo di vita dei bovini inquinano come le più grandi centrali a carbone d’Europa, © 2009 - 2021 SEIF S.p.A. - C.F. Inutile dirlo, l’operazione è un successo, tanto da garantire a Mussolini un proprio show televisivo. }; Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. "Guerra! Sono tornato è un film italiano del 2018 diretto dal regista Luca Miniero tratto dal libro e film omonimo tedeschi Er ist wieder da tradotto in italiano con il titolo Lui è tornato (2015). Grazie f._fbq = n; – Lei è un mostro! Ambulanze bloccate per ore e pronto soccorso saturi: la nuova ondata ora spaventa le Marche. Proprio di questo film Sono tornato rappresenta un remake e le somiglianze sono talmente numerose ed evidenti (Miniero non riprende solo battute e nomi di vari personaggi, ma anche intere sequenze!) svolgiamo un servizio pubblico. console.log('FB granted'); Lascia stare i santi, ma gioca pure con Mussolini. – Pensa questo? (Acclamazioni vivissime). Sotto questo punto di vista, dunque, si può (anche se a fatica) accettare la decisione di Miniero e degli sceneggiatori di indugiare su siparietti comici (Mussolini che aiuta Canaletti a far colpo sulla ragazza che ama tramite Whatsapp) o melodrammatici (Mussolini che piange di fronte alla foto di Claretta Petacci), vedendo in essi il tentativo di far emergere il lato umano del Duce, di ricordare al pubblico pagante che Benito Mussolini non era un’entità astratta né tantomeno un demone, ma un essere umano proprio come lo erano Hitler, Stalin, Mao, Franco, o lo sono Renzi, Berlusconi, Salvini, Grillo, Di Maio, Sgarbi, io autore dell’articolo e voi che lo state leggendo. Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo. E qui Miniero/Guaglianone si superano costruendo una fitta trama a supporto dei monologhi del protagonista, orientati su uno humor nero e irriverente che assume i connotati esagerati e corrosivi da stand-up comedian alla Lenny Bruce. Sono tornato riporta in vita Benito Mussolini nel XXI secolo. Un testo ricco di spunti e di fonti, un ampio lavoro bibliografico e una vasta ricerca sugli scritti a lui dedicati. In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro, Coronavirus: game over per l'industria della carne? Il Fatto di Domani - Ogni sera il punto della giornata con le notizie più importanti pubblicate sul Fatto. "Questa è l'acqua, e questo è il pozzo. Dacci una mano! La Geografia del Buio di Michele Bravi, un album per superare il ... Il codice delle creature estinte: l'anello mancante nelle librerie, Mignonnes: Donne ai primi (rischiosissimi) passi, La casa: Paco Roca ci insegna come ricordarci della memoria, Make the Beast Beautiful: il lato bello dell'ansia. Ascoltate! Ed è forse proprio questo, paradossalmente, a garantire loro tutta questa popolarità: che lo vogliamo oppure no, gli youtuber sono come noi, e noi siamo come gli youtuber. Il 12 settembre 1943 Mussolini fu liberato per desiderio di Hitler e, tornato in Italia, il 23 settembre 1943 fonda la Repubblica Sociale Italiana, detta Repubblica di Salò. Lascia stare i santi, ma gioca pure con Mussolini. La commedia si mantiene educatamente ai margini scansando tutte le opportunità di fare vera satira, di illuminare le contraddizioni del nostro tempo Diventate utenti sostenitori cliccando qui. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi Aiuta, in questo senso, la chimica straordinaria della coppia comica protagonista: Frank Matano e Massimo Popolizio. Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana, Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. t = b.createElement(e); D’altronde, come può definirsi pienamente antifascista un film che (testuali parole del regista) ha incassato alla premiere l’apprezzamento di Alessandra Mussolini? n.version = '2.0'; Ed è proprio qui che si trova l’aspetto più imperdonabile di Sono tornato, soprattutto alla luce degli eventi più recenti (come quelli di Ostia e Macerata): una volta portato a galla il lato umano di Mussolini, il film non compie il passo successivo, non sottolinea né condanna mai apertamente il reciproco rapporto fra Duce e italiani, le somiglianze e le pulsioni vergognose che portano gli spettatori a riconoscersi e molto spesso ad ammirare tale personaggio, anche alla luce delle innumerevoli nefandezze da lui compiute che sì emergono nel film, ma tramite quelle lezioncine moralistiche sui massacri in Etiopia, sul collaborazionismo coi nazisti, sulle leggi razziali e sulla necessità di non dimenticare che negli ultimi anni hanno ampiamente dimostrato la loro fallacia nel contrastare il revisionismo storico e il diffondersi dell’ideologia neofascista. console.log('FB revoked'); Con queste parole si presenta Massimo Popolizio nei panni di Mussolini in Sono tornato, commedia diretta da Luca Miniero.Il film, atteso nelle sale l’1 febbraio, narrerà l’ipotetico ritorno del dittatore a 73 anni dalla sua morte. Il testo di Scurati non è un testo storico, né un testo di storia; non è quindi paragonabile agli studi di De Felice, per fare un esempio, sul fascismo e Mussolini. Tutte le forze del mondo dello spettacolo si sono coalizzate per rincorrere e sfruttare tale fenomeno: cinema, televisione, radio, editoria, musica, tutti uniti nel tentativo di accaparrarsi questi ragazzi e ragazze che, dalle loro camerette e attraverso una semplice videocamera, sono in grado di generare milioni di visualizzazioni ed enormi introiti pubblicitari a suon di battute, scherzi telefonici, challenges e Let’s Play. Sono tornato, il nuovo film di Luca Miniero, pone al centro della scena il ritorno surreale e grottesco del Duce mescolandolo agli umori politici dell’oggi. In grande spolvero i due attori protagonisti: Massimo Popolizio e Frank Matano. Perché il nostro lavoro ha un costo. if(window.gdprConsent){ Gabriela Mistral, 7 film femministi da guardare per l'8 marzo, Nel nome dei padri: Tenenbaum e Meyerowitz, Il giorno in cui diedi fuoco alla mia casa: le donne all'acido di Francesca Mattei, Silvia La Monaca: satira, diritti Lgbt e musica con "Il gioco del più forte". Uno spettro si aggira sull’Italia: quello degli youtuber. "Sono tornato": così Mussolini ricompare e convince ancora l'Italia smemorata di oggi. Finalmente il cinema italiano infrange un tabù decennale. Era gente comune che decise di votare un uomo fuori dal comune e di affidargli il destino del proprio Paese. Quando la musica racconta la sofferenza e i disturbi mentali, #PrideMonth: di cosa parliamo quando parliamo di «pinkwashing». Finalmente il cinema italiano infrange un tabù decennale. Sono nato nel 1997 e per 19 anni ho vissuto sulle rive del lago di Como, prima di partire alla volta di Bologna per inseguire la mia passione: la settima arte. Perché in fondo siete tutti come me… abbiamo gli stessi valori. Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e … La commedia perfetta è servita. n.loaded = !0; Poi si gira intorno chiedendo agli amici che cos’è la politica. Credendolo un attore e scorgendo in lui un grande potenziale, Canaletti convince il redivivo dittatore a girare per l’Italia e realizzare un documentario sociale che rifletta il malcontento e la frustrazione degli italiani. Così il corteo d’epoca del Duce riabilitato dal pubblico televisivo tra le strade della Roma antica, braccia alzate per divertimento, pugni chiusi per sfregio e qualche corna, Emilio Fede che osserva ammirato e Gianni Alemanno che svicola dietro una colonna, assume le sembianze sinistre di un morbo dell’orrore che fa davvero spavento. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da Internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio. Massimo Popolizio e Frank Matano in Sono Tornato, di Luca Miniero. che è praticamente impossibile parlarne senza prendere in esame anche la versione originale. Storie di ordinaria emancipazione: il reggiseno, un male necessario? Già, perché di Mussolini si ride. Con riconoscenza Il male che un uomo fa, gli sopravvive, il bene, spesso, resta sepolto con le sue ossa. È quello che diceva il grande scrittore Curzio Malaparte: Non si può fare il ritratto di Mussolini senza fare il ritratto del popolo italiano. La risata ora diventa “per” e “con” il Duce. Lei si è mai chiesto perché il popolo mi segue? La cosa che emerge in maniera chiara, in entrambe le pellicole, è come esse non siano interessate a criticare in maniera esplicita e sin dal principio i loro rispettivi dittatori. L’evento rappresenta il punto più alto del consenso del popolo italiano verso il regime. Il cavallo è il bianco negli occhi, Roma, 10 Giugno 1940 Combattenti di terra, di mare e dell'aria! Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. La commedia si mantiene educatamente ai margini scansando tutte le opportunità di fare vera satira, di illuminare le contraddizioni del nostro tempo. Natale 2020: cosa succede se le restrizioni diventano affettive, Perché non dovremmo identificare il ciclo mestruale con la femminilità. Il ragazzo propone così ai dirigenti della tv per cui lavora un documentario dove registrerà e accompagnerà Mussolini in giro per l’Italia, e in cui l’ex capo supremo del fascismo ascolterà gli umori del suo popolo con l’obiettivo di riconquistarlo. Le indicazioni del Cts al governo per la stretta, Usca, le cure a domicilio per arginare la terza ondata: “Ora anche molti adolescenti nel target delle varianti. Mussolini sta a Lenin come Hitler a Stalin. Ad accoglierlo una coppia di giornalai gay (“invertiti”) e un gruppo di bambinetti colored che giocano a pallone ai giardinetti (“balilla Totti!”). Prestatemi orecchio. Durata 100 min. "Tavolozza" in mano dalla quale attingeva con, Storia: nome singolare e femminile – 4. Specchio di uno strapiombo morale possibilista schiavo del nostro refrain quotidiano del “ma quando c’era lui”, condito con le bonifiche e i treni in orario. Salinger, Storia: nome singolare e femminile - 3. E parecchio. Trama: Remake o piuttosto rielaborazione del film tedesco Lui è tornato, di cui era protagonista un Adolf Hitler redivivo nella Berlino di oggi, Sono tornato immagina invece la resurrezione in Italia di Benito Mussolini, che da fine oratore qual è cerca di persuadere la gente comune a invocare un leader politico che possa essere un padre più che un capo. fbq('consent', 'revoke'); Frasi celebri e citazioni dal film Sono tornato di Luca Miniero con Massimo Popolizio, Frank Matano, Stefania Rocca, Gioele Dix. n.queue = []; Con Massimo Popolizio, Frank Matano, Stefania Rocca, Gioele Dix, Guglielmo Favilla. Peter Gomez, Ora però siamo noi ad aver bisogno di te. if (f.fbq) Diventa utente sostenitore! A questo punto vi starete naturalmente chiedendo: perché tutti questi discorsi sugli youtuber, quando questo articolo dovrebbe parlare di un film in cui si immagina il ritorno del Duce nell’Italia contemporanea? Perché in quella maschera della storia, che nella nostalgia italiana non sembra essere mai stata pacificata e risolta, in quel pennacchio penzolante del fez di guzzantiana memoria, Miniero e Nicola Guaglianone alla sceneggiatura filtrano mirabilmente la pancia del nostro paese con una dose di feroce politicamente scorretto. Poi il film assume subito l’andazzo spiritoso da buddy movie, con la coppia Canaletti/Mussolini sorpresi perfino nell’intimità di una stanza d’albergo condivisa per la notte, con il Duce che gli ruba lo smartphone inviando al suo posto un “cablogramma” spinto per conquistare una ragazza, con l’invito finale al “camerata” di “stare attento alla sifilide” e di “indossare una vescica di bue”. Premetto che non è una questione politica, ma non è neanche legato, che ne so, al giornale, al telegiornale che parla delle mamme assassine che strozzano i figli e li mettono in freezer. Andrea Carpenzano: la ricerca del nulla nella vita e un road movie ... Luigi Lo Cascio, la costanza delle passioni nella vita e in scena. La storia ricalca quella di Lui è tornato, film tedesco del 2015 che si concentrava, appunto, sul ritorno di Hitler ai nostri giorni. Peter Gomez. Dal riso di gusto all’attonito stupore: come in una commedia riuscita dei grandi maestri del cinema italiano.
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